Quali sono i gusti preferiti dagli svapatori quando si tratta di acquistare le cartucce da inserire all’interno delle loro sigarette elettroniche?
È questa la domanda alla quale ha provato a rispondere, nel corso di una recente inchiesta, la World Vaper’s Alliance.
Le domande, fatte dall’associazione a un elevato numero di fumatori abituali di sigarette elettroniche, hanno avuto infatti come obiettivo quello di scoprire le loro preferenze per quanto riguarda liquidi e aromi.
La World’s Vaper Alliance, oltre a indagare sui gusti preferiti dei liquidi per e-cig, ha sondato il terreno sull’eventuale reazione davanti alla possibilità concreta di un aumento della tassazione sui prodotti in questione.
Cosa emerge dall’inchiesta della World Vaper’s Alliance
La World Vaper’s Alliance riunisce al suo interno un vastissimo numero di associazioni, rivenditori e produttori di prodotti alternativi per il fumo con l’obiettivo di promuovere i vantaggi delle sigarette elettroniche, rispetto a quelle tradizionali, sulla salute e sull’ambiente
La recente inchiesta ha coinvolto svapatori provenienti da circa 36 paesi di tutto il mondo. Un dato che aiuta quindi a capire la portata di questa indagine e di come sia importante per comprendere effettivamente i gusti dei consumatori abituali di e-cig.
Il primo dato emerso è come i gusti degli svapatori siano maggiormente orientati verso quelli complessi o, in alternativa, a quelli che combinano aromi e basi tabaccose.
È proprio la possibilità di poter scegliere una grande varietà di liquidi complessi e ricchi di aromi, come quelli che si possono acquistare in questa pagina, che spinge infatti molte persone a passare dalla tradizionale sigaretta a quella elettronica.
I gusti preferiti dagli svapatori
Entrando nello specifico dell’inchiesta portata avanti dalla World Vaper’s Alliance, si evince che il 97% degli intervistati preferisce i gusti particolari e unici così come quelli in cui si fondono l’aroma di tabacco e note fruttate.
Buona parte delle persone che hanno fornito questa risposta però, allo stesso tempo, ha fatto sapere che in caso di divieti sulla vendita dell’aroma preferito, non esiterebbe un attimo a rivolgersi al mercato nero o a tornare a fumare le classiche sigarette .
Tornando ai gusti degli svapatori, il restante 3% non ha indicato nessuna preferenza particolare o ha confessato di essere un consumatore abituale di tabacco.
Il rapporto tra svapatori e tassazione
L’inchiesta, come detto, non aveva solo l’obiettivo di decifrare i gusti degli svapatori per quanto riguarda liquidi e aromi, ma anche di capire il loro comportamento in caso di rincari sui prodotti alternativi per il fumo.
Lo scenario che emerge dalle domande poste agli svapatori, delinea una netta divisione tra tre grandi aree: chi sarebbe disposto a pagare qualcosa in più (31%), chi ridurrebbe il consumo (30%) e chi si rivolgerebbe al mercato nero (28%).
Dati preoccupanti che dimostrano come un terzo dell’attuale numero di svapatori, davanti a un aumento della tassazione sulle e-cig, non esiterebbe ad arricchire il mercato nero con i relativi rischi per la salute.
L’impressione è che la World Vaper’s Alliance impugnerà questi numeri per provare a convincere i diversi paesi a rivedere la disciplina legale e la tassazione che riguarda il mercato delle sigarette elettroniche.