Come funzionano le fotocamere usa e getta?

Utili e maneggevoli, di costo limitato e molto pratiche le fotocamere monouso non si stanno sostituendo ai selfie e alle dieci foto dei nostri smartphone, ma sono un’alternativa per chi ama ancora la pellicola o chi vuole impratichirsi con la fotografia analogica.

Magari per cogliere l’attimo di luce giusta e non far foto convenzionali.

Il funzionamento delle macchine usa e getta

Queste usa e getta funzionano esattamente come le macchine fotografiche di trent’anni/quarant’anni fa.

Le monouso sono graziosamente decorate e tascabili. Di base sono protette da una pellicola di carta e all’interno c’è una macchina di plastica. Dentro c’è una bobina ricevente che avvolge una pellicola.

La fotocamera ha un pulsante per l’accensione, uno per lo scatto e un ultimo per il flash (se è presente). E infine c’è una lente che è posta davanti all’obiettivo.

Dopo aver scattato una foto, la pellicola inizia ad avvolgersi su se stessa. Per lo scatto successivo c’è da far girare una rotellina, che funge da ricarica e che si stoppa automaticamente dopo pochi secondi.

Quando la rotellina viene ruotata, sulla stessa appaiono il numero di foto ancora disponibili o all’opposto il totale di quelle già scattate.

Come si capisce che il rullino è scarico e come si estrae?

Quando la rotellina girerà a vuoto o girerà a fatica, il rullino è finito.

Non va sforzato, pena la rottura della macchina stessa. Anche se alcune consentono di sviluppare qualche foto in più.

Una volta che si è certi di avere scattato tutte le foto, il rullino si può estrarre. Il modo per procedere cambia da modello a modello.

Di base si fa questa operazione o ribaltando la macchinetta o togliendola lateralmente.

Estrarre rullino da una Kodak

 L’imballaggio di carta va tolto, usando anche delle forbici, perché la pellicola non si danneggi.

Una delle fotocamere one-shot più presenti in commercio è la Kodak. Per togliere il rullino, serve ribaltarla e afferrare un trattino bianco sul fondo della macchina.

A questo punto con un cacciavite piatto si fa perno sul cruscotto. Si dovrebbe aprire il lembo che contiene il rullino. Meglio inclinare leggermente la macchina per far uscire la pellicola.

Il lembo piccolino, che potrebbe rimanere, meglio lasciarlo così e non toccarlo, perché altrimenti alcune foto potrebbero rovinarsi.

Se il contenitore della pellicola è di lato, sempre con lo stesso strumento, le linguette devono essere sollevate ed è possibile aprire lo sportellino.

Quanto costa la fotocamera usa e getta

Poiché si possono fare alcuni errori, è sempre meglio portare le foto a sviluppare o presso uno studio o in un negozio.

Il costo di questa operazione non è esoso, anche se dipende dalla qualità che si cerca: il bianco e nero costa dagli 8 ai 10 euro circa, quello a colori, invece, dai 4 agli 8.

Se poi, si vogliono conservare le foto digitalmente, la fascia di costo oscilla fra pochi centesimi o 25 euro a fotogramma.

Acquistare una one-shot ha un costo contenuto: da 7 a 15 euro.

Ovviamente se hanno i flash o sono waterproof potrebbero costare un po’ di più. Oppure il prezzo si può alzare, se il rullino contiene più di 30 o 40 foto standard.

Dove si trovano le usa e getta

 Negli anni Novanta si trovavano ovunque: tabaccherie, supermercati e negozi di foto. Oggi  oltre a questi punti vendita, si possono acquistare online nei siti web più gettonati di questi anni.

Tascabili e adatte per occasioni quali vacanze o grandi eventi, perfette per chi ama ancora la fotografia analogica o vuole cimentarsi, le usa e getta sono ritornate incredibilmente di moda negli anni delle foto social.