Come funziona una fotocamera istantanea?

Anche se ormai non hanno più lo stesso appeal e sembrano non impressionare più di tanto nell’era moderna, le fotocamere istantanee hanno la capacità di produrre fotografie stampate dopo pochi secondi dallo scatto e se questo non ti sembra magico devi sapere che negli anni ’70 è stata una vera e propria svolta nel settore. Sebbene il mercato si sia spostato radicalmente verso dispositivi sempre più moderni, le aziende che erano in circolazione al tempo come Polaroid e Fujifilm sono ancora in circolazione con le loro leggendarie fotocamere degli anni ’70 con la loro tecnologia innovativa del tempo. Ma come funzionano le fotocamere istantanee?

Come viene catturata l’immagine

Le fotocamere istantanee vengono caricate con le pellicole contenenti fogli di negativi in ​​plastica ricoperti di sostanze chimiche reattive. In pratica quando scatti una foto, i rulli all’interno della fotocamera rimuovono un negativo dalla confezione e lo tengono davanti all’obiettivo della fotocamera. Il negativo viene mantenuto in questa posizione per un istante mentre l’otturatore si apre, esponendo la pellicola alla luce in arrivo dall’obiettivo. Dopo il tempo di esposizione richiesto, i rulli della fotocamera espellono il negativo, consentendo di rimuovere l’immagine. Questa è la magia della fotografia e viene utilizzata da tutti i principali marchi. Ti basta vedere l’elenco delle migliori fotocamere istantanee pubblicato da una testata come Fotografia Moderna, esperta del settore, per constatare come il funzionamento è identico per tutti i produttori, da Fujifilm a Canon, da Kodak a Polaroid.

L’importanza dell’ottica

In pratica tutte le telecamere analogiche funzionano più o meno allo stesso modo. Quando si scatta una foto, l’apertura della fotocamera si apre brevemente per far entrare il pattern di luce riflessa dall’oggetto fotografato. La forma dell’obiettivo prende la luce in tutte le direzioni e la riflette nella fotocamera in un’unica direzione verso la pellicola. Quando l’otturatore si apre, questo schema di luce riflessa colpisce la pellicola, che è ricoperta da tre strati di composti d’argento, ciascuno dei quali assorbe una diversa tonalità primaria di luce: rossa, blu o verde. I famosi colori primari che poi determinano la nascita di una fotografia.

Reazione chimica

La fotografia istantanea è resa possibile da una reazione chimica sotto la superficie dei composti d’argento sui negativi. Questi strati chimici insieme allo strato di sviluppo, lo strato di immagine, lo strato di temporizzazione e lo strato di acido reagiscono insieme in presenza di un reagente, la sostanza chimica che innesca la reazione in modo da iniziare a produrre i colori catturati negli strati d’argento del negativo. Pensa come se questi strati d’argento riescono a trattenere i modelli di luce, mentre le sostanze chimiche che reagiscono trasformano permanentemente il colore della luce riflessa sul negativo.

La Polaroid e la Fujifilm furono tra le prime a scoprire questa reazione facendole salire nell’olimpo del mercato delle fotocamere di quegli anni.

Il brevetto iniziale registrato nel 1929 (Brevetto 1918848) e sviluppato successivamente nel 1932 dal grande Edwin H. Land in pratica consisteva in una serie di cristalli di iodiochinina solfato o herapatite immersi in un polimerico trasparente di materiale nitrocellulosa. Durante il processo di fabbricazione i cristalli aghiformi si allineano mediante l’utilizzo di un campo magnetico. Questo foglio tende ad assorbire la luce polarizzata parallelamente all’allineamento dei cristalli lasciando passare in questo modo la luce perpendicolarmente. In pratica questo materiale viene utilizzato proprio come polarizzatore e questa scoperta ha permesso la stampa “immediata” delle fotografie. Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Polaroid

Momento finale

Quando i rulli espellono la foto, premono anche sul negativo per rilasciare il reagente chimico trattenuto nei bordi bianchi del negativo. Quando il reagente copre la superficie d’argento, provoca la reazione chimica che produce l’immagine. L’immagine impiega un po’ di tempo per svilupparsi completamente, ma il negativo passa lentamente da grigio a una fotografia a colori come i colori impostati. Contrariamente alla saggezza popolare, tutte le principali aziende consigliano ai consumatori di non scuotere le foto durante questo processo. In pratica è molto simile al funzionamento delle fotocamere usa e getta, e pensa che è una tecnologia utilizzata ormai più di 30 anni fa.